domenica 9 gennaio 2011

12 novembre 2010 - Acino d’uva non è uno come tanti. Questo è sicuro.

6° mese appena iniziato o quinto quasi finito (insomma settimana 23, che per me è come al solito un modo astruso di calcolare il tempo che passa in gravidanza, ma prendo atto che molti comunicano in questi termini, quindi, se mi ricordo, mi adeguo).
Ecografia di prassi dopo la morfologica.


Il referto non è mai stato in mio possesso, Fabio, il mio dottore, non me l’ha mai stampato, io mai ho pensato di chiederlo. E’ stato il primo choc riguardante me stessa. Sinceramente non mi ricordo neanche bene come sono uscita di li. Mi ricordo solo che non mi hanno fatto pagare la visita. Prima di allora mi sono limitata ad ascoltare la sua definizione tradotta in linguaggio comune e non medico di “c’è un problemino”. Concentrandomi il più possibile sull’assimilazione dell’informazione: mi rendevo perfettamente conto che si trattava di una conversazione che non andava interrotta e andava solo ascoltata. Era Venerdì erano le 16 passate. Davanti c’era un week end di vuoto da riempire solo con la condivisione e lo scambio. A due.


“C’è un problemino” in breve voleva dire che: i femori del piccolino risultano essere curvi. Uno dei due appare molto curvo, lievemente sono curve anche le tibie e i peroni. Inoltre la crescita delle ossa lunghe degli arti inferiori sembra si sia fermata. E’ indietro a circa 3 settimane fa. Deglutiamo. Respiriamo.


Non è finita. Quella forma dei femori, può ahimè essere un segnale di qualche problematica genetica. La prima e più immediata cosa a cui viene da pensare è una forma di nanismo. Si sarebbe pressoché certi di questa ipotesi se la forma curva e più breve dei femori corrispondesse alla stessa formazione delle braccia (che in acino invece sono regolari) e magari al diametro del cranio superiore alla norma (Quello di acino è invece in perfetta media). Quindi bhò. C’è un problema (problemino a questo punto è una definizione un po’ riduttiva), e bisogna approfondire. Fissiamo visita urgente con pool dipartimento ginecologia e malattie prenatali del San Raffaele per il lunedì successivo. Due giorni.

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