domenica 9 gennaio 2011

21 novembre. L’attesa

I giorni passano e io mi chiedo perché non crollo. Quello che ho capito ad oggi è che dovremo aspettare e che vedremo veramente come sta questo acino d’uva solo facendo passare del tempo. In fondo anche lui deve crescere. DEVE crescere.


L’animo è buono e ho raccontato la cosa ad alcuni (Pochissimi). Non voglio musi lunghi o atteggiamenti da “ti sono vicino”. Voglio solo vedere cosa succede. Al mio fianco ho una colonna portante. Cemento armato. Energia positiva pura. Essenziale.


In tutto sto rebelot, penso anche a cosa pensa, sente, sa, lui. Allora, io credo che non sappia assolutamente niente ma che senta di stare un pochino stretto li dentro. Che apprezzi molto le mie scelte culinarie ma che spesso stia come quando noi non troviamo la posizione a letto. È un po’ insofferente. Scalcia come un dannato. Reagisce al cibo (visti i genitori…). E’ iperattivo. Al limite del fastidio. A volte mi chiedo se sia un suo modo per dire qualcosa….

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