domenica 9 gennaio 2011

6 dicembre. Altro che primo trimestre.

Alla faccia del 6° mese. Fino a qui fisicamente tutto una favola. Essere incinta e non sentirlo. Stare davvero bene. Digerire regolarmente, Mangiare e bere di tutto. Nessun alimento che dia fastidio. Nessun dolorino strano, nessuna perdita, nessun impedimento, impaccio. Solo energia e regolare stato di salute.

Poi di colpo arriva il sesto mese che sancisce la definitiva consacrazione e trasformazione della futura madre in un Teletabbis. E spesso ci si sente più vicini ad una trasformazione da film di fantascienza piuttosto che ad un fisiologico cambiamento del corpo della donna che si prepara a dar spazio nel grembo ad un bimbo che cresce e che presto nascerà. Sticazzi. Qui mi sembra di preparare il cocoon ad Alien.


Riporto pertanto i tre principali sintomi del teletabbismo che fanno le pippe ai minimi fastidi del primo trimestre.


1. Stanchezza. Il problema non è più addormentarsi sul divano alle 9.30 ma è essere spossati all’idea di allacciarsi le scarpe


2. Impaccio. Un volume inaspettato si piazza esattamente a metà strada tra la parte superiore e quella inferiore del corpo limitando drasticamente la liberta di movimento.


a. Piegamenti interdetti. La mattina guardo gli stivali e spero che si mettano loro ai miei piedi. Ma niente. Ho affinato una tecnica per togliermi i pantaloni senza piegarmi. Capisco solo oggi l’utilità della paletta (per la scopa) con il manico lungo e del cestino della spazzatura che si apre schiacciando il pedale. Mi pento di non averli mai presi in considerazione nei miei acquisti. E’ possibile proseguire il quotidiano rito di sedersi sul tappeto per cenare al tavolino basso solo a condizione di essere agevolati nella successiva fase di ritorno alla posizione eretta o meglio, seduta sul divano.


b. Passaggi stretti proibitivi. Tra la sedia e il muro. Tra due scaffali. In coda. L’istinto ti porta ancora a metterti di profilo e a tirare indentro la pancia per passare- Poi ti accorgi che occupi molto meno spazio se non ti giri. Un po’ come nella tipica battuta “fai prima a scavalcarla che a girarle attorno”


c. Accelerazioni. Causa ritardo, macchina in seconda fila, metro che parte. Niente da fare. Si reggono circa una decina di passi lunghi. Generalmente poi si desiste perhcè ci si immagina visti da fuori.


3. Insonnia. Sono praticamente sicura che si tratti dell’intelligenza del corpo umano, del prodigio della biologia, che ti porta ad abituarti un po’ di mesi prima al fatto che fra poco non dormirai più. Dal sesto mese non ho più avuto il piacere di dormire una notte di filata. Cause:


a. LA posizione. Si tratta del problema principale (Credo comune ad acino che si agita quanto me, ma lui sia di giorno che di notte). Ok Ok si dorme sul fianco. MA vogliamo parlare dell’indolenzimento delle costole che rimangono schiacchiate da un carico di oltre 10 chili non previsto? Allora ti giri dall’altra parte. Ma essendo la cassa toracica simmetricamente distribuita tra ds e sx, la questione si ripete. Allora opti per la posizione supina. Tipo cadavere. Personalmente abbino la posizione supina al non dormire. Perché mi da l’idea che io stia guardando il soffitto assillata da pensieri (che non ho visto che il mio unico pensiero è quello di risucire a dormire) e quindi non dormo.


b. L’insonnia di acino. Adesso io non so se lui sa che è notte ma sono certa che non sa che di notte si dorme. Lui si allena. E mi legna. Le doppiette sono il suo forte. Se sono calci, vorrà dire che per ora non risente molto del femore curvo. Se sono pugni, sarà un campione di boxe. Considerando che non sto proprio dormendo causa punto 3a, non faccio che prolungare il non dormire


c. Circolazione a puttane. Ormai il famoso formicolio alle mani, risulta essere, di notte, pari ad un principio di cancrena. Mi ritrovo così alle 4 del mattino a fare ciao ciao al muro per riattivare almeno le funzioni vitali degli arti superiori. LA caviglia che mi sono distorta due anni fa al concerto dei Subsonica mi fa presente che c’è e che non l’ho curata bene, ogni notte. La sensazione è difficile da spiegare ti viene da tirartela via, in sostanza. NE consegue che dormo con un inutilissimo salsicciotto (Che sarebbe il bracciolo di un divano) sotto i piedi. Almeno ho la altrettanto non utile sensazione di fare qualcosa per risolvere il problema. E poi so se il giorno dopo pioverà

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