martedì 1 febbraio 2011

il primo giorno di attesa.

Ieri ultimo giorno di lavoro.
Dopo 13 anni e 10 ore al giorno di telefonate e meeting, presentazioni e conference call, risate e sguardi torvi, silenzi ed urla, corse e attese, approvazioni e rifiuti,  soddisfazioni e delusioni, lotte e rassegnazione,  pranzi di plastica e pranzi di porcellana, tavoli singoli e tavolate, appuntamenti e disdette, amici e colleghi, colleghi e clienti, albe e tramonti, notti e giorni, incontri e scontri, vittorie e sconfitte, litigi e abbracci, power point ed excell,  aerei e treni, mail e fax, contratti e disdette, conti e concetti, oggi è il primo, fatidico giorno di maternità.  Esco dalla mia seconda casa, esco dal tutto e dal contrario di tutto, entro nella vera attesa. e realizzo che dura "solo" un mese. 

Per celebrare l'unicità dell'evento e della mia nuova condizione, inizia oggi la cronaca giorno per giorno di un mese insolito. Ameesso che si tratti di un mese.

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