domenica 8 agosto 2010

I pro e i contro.

I pro: sei semplicemente contenta. È una figata. Non ti abitui. E quando non ti abitui ad una bel pensiero è proprio bello. Figo.
Mangi quanto e quello che vuoi senza tenerti “tantosonoincintaeingrasserò”. E’ la prima volta da quando ho 14 anni che non ho sensi di colpa prima di scofanarmi un doublebackoncheesburger menù grande. E mi dia anche una salsa barbeque e una al curry.


I contro (e leggendo qua e là deduco di essere abbastanza fortunata): Non poter bere. (per ora è il padre di tutti i contro). Eliminare l’ammazzacaffè del dopocena. E poi.


Ogni gamba è un sacco di piombo, ti senti la Sora Lella. La sera ti trascini sul divano, cerchi di fare un po’ la brillante e ti ritrovi a russare con la testa spiaccicata sul bracciolo per ore. Fino al momento in cui non vieni svegliata, ti fai aiutare ad alzarti e dopo un sonoro rutto barcolli verso il letto. Ti lavi i denti ad occhi chiusi e se li apri ti vedi allo specchio con la fodera del divano stampata sulla guancia e il trucco sfatto. Ma non ti strucchi, non ce la fai. Ti butti a letto sentendoti gonfia e pesante. Ma vuoi solo dormire. Ma non dormi. In media ti svegli 4 volte per notte di cui due per fare una pipì che non c’è e due chissà perché.


L’amaro in bocca non è metafora di delusione. E’ una realtà costante. Deglutisci molto di più. Mangi tanto e ingrassi. La pancia che vedi c’è, è vero, ma è il frutto del doppio di calorie che assumi perché non ti freni (vedi i pro) e perché hai fame. Molta fame. Prima di mangiare hai una fame incontenibile, divoreresti la qualsiasi: dolce, salato, piccante, in carpione, stracotto, crudo, fresco, stantio, confezionato, congelato. Tutto purché commestibile.


Dopo mangiato, quando stenti ad alzarti e ti trascini verso quello che devi fare con un senso di “schifoperl’eccesso” ti penti di aver avuto fame. Dopo una serie di sonori rutti (la maggior parte delle volte celati malamente se in pubblico) ti riprometti che al prossimo pasto sarai più parca. Sapendo, naturalmente che non lo sarai.

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