giovedì 26 agosto 2010

L’inizio del Giubileo.

Giubileo: Nella Chiesa cattolica, solennità della durata di un intero anno, indetta dal pontefice ogni venticinque anni, in cui vengono concesse la remissione di tutti i peccati e altre grazie a quei fedeli che adempiono prescritte opere di pietà

Trasformato in termini lavorativi/blasfemi, diciamo che
sono il pontefice e che il mio giubileo si indice ogni 37 anni dalla mia nascita. Ok che dura un anno (circa). Diciamo anche che sono pronta a rimettere tutti i peccati lavorativi a chi mai ne avesse fatti in quanto la maternità, dicono, ti fa diventare più dolce e più buona. E aggiungiamo che per la stessa motivazione di cui sopra, dispenserò grazie cumulative di cui naturalmente gioirò anche io tipo: “questa settimana usciamo sempre alle 5,30 e possiamo arrivare anche un po’ dopo”. E concludiamo specificando che l’unica opera di pietà anche non prescritta che chiedo è che non mi si rompano troppo i coglioni.


Ecco sono entrata in ufficio due giorni fa ed è iniziato ufficialmente il mio Giubileo.


Come previsto non ho fatto a tempo a varcare la soglia che davanti al primo caffè mi sono sentita apostrofare: “Cazzo Robi, hai mangiato quest’estate eh”. Ed è così che ho deciso di far fuori la news bruciandola quasi senza creare nessuna suspance o teaser ma concentrandomi sull’effetto sorpresa.


“si ho mangiato un bambino che ho nella pancia” è stata la prima risposta, seguita, ai tavolini del bar, da una sequenza di battutine ufficializzanti la novità che hanno fatto fuori la cosa nel tempo di una colazione+un pranzo. Anche vero che metà agenzia è ancora fuori ufficio. Ma a questo punto confido anche sulle capacità di pettegolezzo delle mie colleghe che, sono sicura, non mi deluderanno proprio questa volta.

1 commento:

DA ha detto...

ahahahah...riconosco il mio grande tatto nella frase al bar